La quinta Commissione del Consiglio superiore della magistratura ha proposto, con voto unanime, Sebastiano Ardita come procuratore aggiunto a Catania. L’attuale procuratore aggiunto di Messina concorre per il posto lasciato vacante da Michelangelo Patanè, andato in pensione. La nomina scatterà dopo il voto del plenum del Csm.
Sebastiano Ardita è nato a Catania nel 1966. In magistratura dall’età di 25 anni, è stato sostituto procuratore della repubblica presso il Tribunale di Catania, e componente della Direzione Distrettuale Antimafia, dove si è occupato di criminalità organizzata di tipo mafioso, di inchieste per reati contro la pubblica amministrazione e di infiltrazioni mafiose nei pubblici appalti e forniture.
È stato consulente a tempo pieno della Commissione parlamentare Antimafia e componente del Comitato Direttivo Centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati. E’ stato anche direttore generale della direzione detenuti e trattamento nel Ministero della Giustizia.
Attualmente è Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Messina dove ha condotto alcune tra le più importanti inchieste per reati contro la pubblica amministrazione.
Clamorosa quella sulla Formazione che ha portato in carcere il potentissimo deputato Francantonio Genovese e che ha visto condannato anche il cognato Franco Rinaldi, deputato questore dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Oltre all’impegnativa e coraggiosa attività di procuratore, è noto per la sua attività di ricerca scientifica, vantando decine di pubblicazioni, tra note, saggi e commenti in materia di diritto penale, procedura penale e diritto penitenziario.
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Al dott. Ardita l'abbraccio e le congratulazioni di tutta la redazione di Antimafia Duemila