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PALERMO. "Non ho ancora letto il provvedimento della Corte di Cassazione, aspetto di averlo. Certamente, però, andrò personalmente all'udienza davanti al tribunale di sorveglianza". Lo dice il procuratore generale di Bologna Ignazio De Francisci commentando la decisione della Suprema Corte di accogliere il ricorso del difensore di Totò Riina che chiedeva il differimento della pena o, in subordine, la detenzione domiciliare per l'anziano boss. La richiesta era stata respinta lo scorso anno dal tribunale di sorveglianza di Bologna, che però, secondo la Cassazione, nel motivare il diniego aveva omesso "di considerare il complessivo stato morboso del detenuto e le sue condizioni generali di scadimento fisico". La parola passa ora nuovamente al tribunale di sorveglianza che non ha ancora fissato l'udienza per discutere il ricorso.

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