A cura dell'associazione Libera, che da 21 anni le raccoglie
Roma. Da oltre 21 anni, Libera cerca e raccoglie le storie delle vittime innocenti delle mafie, accompagnando i familiari nell'incontrarsi, nel riconoscersi e nel camminare insieme nel percorso di emersione dal dolore. Grazie alle generose testimonianze dei familiari, in questi anni l'associazione ha raccolto un patrimonio prezioso di storie che, riunite insieme, raccontano un pezzo di Storia del nostro Paese. 'Vivi' è un archivio multimediale, aperto e accessibile a tutti, dove sono raccolte tutte le storie delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie, un album collettivo in cui ritrovare la memoria dei propri territori. "Ascoltare e conoscere queste storie - commenta Daniela Marcone, vicepresidente di Libera - sostenere i familiari nel percorso di trasformazione del dolore in impegno. Chiedere verità e giustizia per tutte le vittime innocenti è stata la responsabilità che Libera si è assunta sin dalla sua nascita. Affinché questi percorsi siano sempre più condivisi e la memoria delle vittime innocenti diventi sempre più memoria collettiva, viva e responsabile, è fondamentale che il patrimonio di storie delle vittime sia riunito insieme, valorizzato e reso accessibile a tutti". L'archivio si compone di diverse sezioni, ciascuna strettamente legata all'altra. La navigazione prende avvio dall'elenco dei nomi da non dimenticare; ad ogni nome, una storia, una biografia consultabile in ordine cronologico o alfabetico. Le altre sezioni del sito contengono dati, mappe e informazioni:
'La mappa dell'impegno', una cartina dell'Italia dove poter conoscere presidi di Libera, cooperative, beni confiscati e tutti i luoghi dedicati alla memoria di una delle vittime innocenti; 'I numeri della memoria', infografiche e grafici modificabili dall'utente stesso a seconda dei criteri di ricerca desiderati, utili per una visione d'insieme;
'21 marzo', una rassegna con tutte le edizioni della Giornata della memoria e dell'impegno a partire dal 1996, corredata dai manifesti e dalle foto delle manifestazioni.
ANSA