Decisione del gup Balestrieri su richiesta del pm Deodato
Roma. Associazione a delinquere, turbativa d'asta, falso e truffa ai danni del Comune. Sono i reati per cui 20 persone sono state mandate a processo dal gup Pierluigi Balestrieri nell'ambito di una vicenda collegata alla maxi inchiesta di Mafia Capitale. Tra coloro che sono stati rinviati a giudizio figurano l'imprenditore Fabrizio Amore e di Maurizio Anastasi, ex responsabile della direzione tecnico territoriale della Sovrintendenza ai beni culturali di Roma. I due vennero arrestati insieme ad altre tre persone il 9 giugno 2015. Tra gli appalti al centro dell'indagine anche quello dei lavori per 2,5 milioni di euro nell'Aula Giulio Cesare, l'aula consiliare del Campidoglio. Secondo gli accertamenti coordinati dal pm Giuseppe Deodato una serie di appalti 'truccati' riguardano "opere di restauro delle superfici decorate e opere impiantistiche" della sede dell'Assemblea Capitolina. Il Comune di Roma si è costituito parte civile con l'assistenza dell'avvocato Enrico Maggiore. La prima udienza del processo è stata fissata per il 2 marzo prossima.
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