Bologna. "Al fine di pretendere il risarcimento dei danni patrimoniali e morali causati all'Ente in quanto portatore e rappresentante degli interessi collettivi sul territorio", la Citta' metropolitana di Bologna si e' costituita parte civile nel cosiddetto processo Aemilia nato dall'inchiesta della Dda felsinea contro il radicamento della 'ndrangheta sul territorio emiliano". E' quanto rende noto la Citta' Metropolitana sottolineando che la costituzione di parte civile riguarda "tutti gli imputati di associazione di stampo mafioso che sono stati rinviati a giudizio nel processo Aemilia davanti al Tribunale di Reggio Emilia e coloro che, anche se non associati, hanno comunque commesso reati-scopo dell'associazione nel territorio bolognese". La richiesta di costituzione di parte civile e' stata accolta dal Foro reggiano in quanto ad essere coinvolto nella vicenda e' "l'intero territorio delle province emiliane - spiega la Citta' Metropolitana di Bologna - nel quale l'associazione avrebbe operato con l'obiettivo di inserirsi nel tessuto socio economico". Il Tribunale ritiene inoltre che "il reato associativo e i reati aggravati dalla agevolazione e dal metodo dell'associazione, possono incidere sul piano di eventuali danni anche rispetto al territorio e ai cittadini rappresentati dall'Ente".
AGI
Foto © Ansa
'Ndrangheta: Bologna parte civile in processo 'Aemilia'
- Dettagli
- AMDuemila-1