Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Caltanissetta. Il procuratore generale di Caltanissetta Sergio Lari ha chiesto di ridurre a 9 anni e 4 mesi la pena per il collaboratore di giustizia Cosimo D'Amato, condannato in primo grado a 30 anni per avere aiutato i componenti di Cosa Nostra a recuperare l'esplosivo utilizzato nell'attentato in cui morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Lari ha preso la parola per la requisitoria nel nuovo processo d'appello per la strage di Capaci, in cui, oltre a D'Amato, sono imputati per strage anche Giuseppe Barranca e Cristofaro Cannella davanti alla Corte d'Assise d'Appello nissena. Durante il suo intervento Lari ha sottolineato il contributo dato da D'Amato, con le sue dichiarazioni, alla ricostruzione della fase del reperimento dell'esplosivo utilizzato per la strage di Capaci e negli attentati del '93. Barranca, Cannella e D'Amato scelsero il rito abbreviato e la loro posizione venne separata da quella degli altri cinque imputati, attualmente sotto processo davanti alla Corte d'Assise di primo grado. D'Amato ha scelto di collaborare con la giustizia prima che iniziasse il nuovo processo d'appello per la strage di Capaci. La requisitoria sta proseguendo con l'intervento del sostituto procuratore generale Fabio D'Anna, che sta trattando la posizione di Giuseppe Barranca.

ANSA

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos