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Prescrizione a fine 2017, ridotta lista dei testimoni
Bologna. E' stato rinviato a novembre il processo a Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco di Palermo, imputato davanti al tribunale di Bologna di calunnia: nel mirino, la denuncia fatta da Ciancimino nel 2009, quando viveva nel capoluogo emiliano e disse di aver subito minacce da una persona, che avrebbe identificato in Rosario Piraino, agente dell'Aisi. Il giudice Aldo Resta ha chiesto al Pm Enrico Cieri di integrare i verbali con le audizioni di Ciancimino, risalenti al 2010, con ulteriori dichiarazioni da cui emergesse con maggiore chiarezza il riferimento a Piraino. Poi ha ammesso i testimoni dell'accusa e ha ridotto la lista della difesa a otto persone, a fronte di una richiesta di oltre 60. Il processo, con il reato che si prescriverà a novembre 2017, è stato rinviato al 28 novembre 2016, con un'udienza già fissata a fine gennaio. Piraino è assistito come persona offesa dagli avv. Massimo Montalbano e Nino Caleca, sostituiti in udienza dall'avv.Alessandro Armaroli. E' del 18 marzo la pronuncia di un giudice civile sulle stesse vicende: il tribunale di Palermo ha condannato Ciancimino a risarcire Piraino con 50mila euro per il danno subito, riconoscendo la sussistenza della calunnia.
(13 aprile 2016)

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