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petroselli renzoViterbo. Prosciolto dalla calunnia, ma non è finita: Renzo Petroselli (in foto) è pronto ad agire in sede civile contro Antonio Ingroia.

L’ex magistrato viterbese, in pensione dalla fine del 2015, ha avviato l’iter per la richiesta di risarcimento danni da diffamazione a mezzo stampa all’ex pm della procura di Palermo. 

Ingroia avrebbe offeso la reputazione dell’ex sostituto procuratore, oggi avvocato, nel corso di una conferenza stampa a Palermo: Ingroia aveva appena ricevuto l’avviso di garanzia per calunnia. Accusa dalla quale Ingroia è stato prosciolto ieri dal gup del tribunale Viterbo; la parte offesa era l’ex capo della squadra mobile viterbese Salvatore Gava, incolpato dall’ex pm di aver redatto un’informativa falsa sui turni all’ospedale Belcolle di Attilio Manca, il giovane medico trovato morto nel 2004.

Petroselli si è sentito diffamato da quanto Ingroia dichiarò due anni fa in un incontro coi giornalisti: considerazioni sulla sua conoscenza del diritto e dubbi sul fatto che il pm viterbese avesse davvero conseguito la laurea in giurisprudenza. E ancora, sempre Ingroia nella stessa conferenza: “In passato sono stato accusato di calunnia da Bruno Contrada, da Marcello Dell’Utri, da Silvio Berlusconi, dai figli di Provenzano: Petroselli è in buona compagnia. Devo decidere se denunciarlo solo al Csm o anche penalmente”.

Il procedimento civile per risarcimento danni è solo all’inizio: il 21 marzo i due ex pm avrebbero dovuto sedersi l’uno di fronte all’altro per trovare un accordo. Niente da fare: non risultava che Ingroia avesse preso visione dell’invito a comparire davanti all’organismo di mediazione forense di Perugia. Il nuovo appuntamento è il 14 aprile, l’ultima possibilità per venirsi incontro.

Ingroia potrebbe presentarsi e accettare la mediazione. Oppure presentarsi e rifiutarla. Oppure non presentarsi affatto. Un’ipotesi da non scartare, visti i toni aspri dello scontro tra i due ex magistrati, entrambi agli inizi della loro nuova carriera da avvocati: Ingroia recrimina a Petroselli di non aver cercato i veri assassini di Attilio Manca, dietro il ‘paravento’ di un’overdose da eroina che, per i familiari del medico, è sempre stato solo un omicidio dissimulato. Dall’altro lato, Petroselli che, tolta la toga da pm, non è più intenzionato a tollerare pesanti attacchi personali e professionali. Se la mediazione fallirà, il suo avvocato Floriana Clementi è pronta a intentare una causa civile contro Ingroia.

tusciaweb.eu

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