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10 luglio 2015
Palermo. Condanne ridotte in appello, a Palermo, per Santo Sacco (ex consigliere comunale a Castelvetrano, ex consigliere provinciale di Trapani ed ex sindacalista) e Gioacchino Villa, dipendente della "Ecol Sicula" e per l'imprenditore salemitano Salvatore Angelo, accusati a vario titolo di associazione mafiosa ed estorsione e arrestati nel 2012. Al centro del processo gli interessi del clan del boss latitante Matteo Messina Denaro nell'eolico e nelle nergie alternative. Per Santo Sacco, al quale vengono contestati fatti risalenti all'epoca in cui era consigliere comunale, ruolo rivestito dal 2001 a parte del 2010, la condanna in primo grado a 12 anni di reclusione, comminata dal gup con il procedimento del rito abbreviato, oggi è stata ridotta a 8 anni e 7 mesi. Sacco è stato invece assolto dall'accusa di corruzione. Gioacchino Villa, condannato in primo grado a 8 anni si è visto ridurre la pena a 6 anni e 8 mesi di reclusione, mentre Salvatore Angelo, che in primo grado aveva avuto 13 anni e 4 mesi, è stato condannato a 8 anni e 2 mesi e al pagamento di una multa di 3mila euro.

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