Tribunale Reggio Calabria ha accolto richiesta pm Lombardo
29 maggio 2015
Reggio Calabria. Il Tribunale di Reggio Calabria ha accolto la richiesta del pm distrettuale Giuseppe Lombardo di riunificare i processi in corso a carico dell'ex ministro dell'Interno Claudio Scajola e della moglie dell'ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, Chiara Rizzo. I due sono accusati di avere protetto la fuga di Matacena dopo la sentenza definitiva della Corte di Cassazione a suo carico a tre anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
Nel corso dell'udienza di oggi ha proseguito la sua deposizione l'ex funzionario della Dia di Reggio Calabria Leonardo Papaleo, che ha condotto l'indagine coordinata dal pm Lombardo. Papaleo ha riferito dei molteplici contatti tra Scajola, Chiara Rizzo e Vincenzo Speziali, colpito anch'egli da mandato di custodia cautelare in carcere su richiesta della Dda di Reggio Calabria, e residente a Beirut, tutti finalizzati, secondo l'accusa, a spostare Matacena da Dubai, dov'era riparato subito dopo la pronuncia della Corte di cassazione, al Libano. Secondo il funzionario di Polizia, Scajola aveva contattato Vincenzo Speziali, sposato con una notabile libanese, affinché potesse aiutare Matacena. Speziali, infatti, secondo quanto emerso dalla intercettazioni, poteva contare sul figlio del capo della fazione cristiano-maronita Amyn Gemayel junior, un appoggio che avrebbe potuto favorire l'arrivo e la permanenza di Amedeo Matacena nel Paese mediorientale. Nel corso dell'udienza, il pm Lombardo ha notificato al Tribunale e alle difese di avere depositato ulteriori atti di indagine relativi alla richiesta di ordinanza cautelare richiesta contro Vincenzo Speziali. Il processo riprenderà il prossimo 17 giugno.
ANSA