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cuffaro-blogtaorminadi AMDuemila - 30 ottobre 2014
Palermo. Con un parere presentato al presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, (che lo aveva richiesto anche in relazione alla vicenda dell'ex presidente della Regione e deputato regionale Totò Cuffaro) l'avvocatura generale dello Stato dichiara che secondo la legge il vitalizio deve essere revocato ogni volta che un deputato o consigliere venga condannato in via definitiva e subisca inoltre l'interdizione dai pubblici uffici. Ardizzone, è quanto scrive il Giornale di Sicilia, in seguito alla sospensione lo scorso luglio dell'erogazione del vitalizio all'ex politico siciliano condannato a 7 anni per favoreggiamento alla mafia e rivelazione di segreto d'ufficio (per tale motivazione interdetto dai pubblici uffici) ora firmerà la revoca. Cuffaro al momento percepisce circa seimila euro lordi al mese. ''La perdita dell'assegno vitalizio al condannato in via definitiva ad una pena superiore a 5 anni trova immediato fondamento nel secondo comma dell'articolo 28 e nell'articolo 29 del codice penale rappresentando l'effetto automatico della pena accessoria dell'interdizione in perpetuo dai pubblici uffici'', è quanto scrive l'avvocatura dello Stato ad Ardizzone. Lo scorso febbraio il presidente dell'Ars aveva avviato la procedura di sospensione cautelativa del vitalizio oltre che per Cuffaro anche per 11 ex parlamentari regionali. Le procedure erano cominciate per gli ex deputati che non avevano trasmesso le autocertificazioni attestanti l'assenza della condanna alla pena accessoria dell'interdizione, temporanea o perpetua, dai pubblici uffici, come conseguenza di un reato contro la pubblica amministrazione. Nel maggio scorso, dopo che era esploso il ''caso Cuffaro'', i deputati regionali del M5s presentarono una norma che estendeva la decadenza dal vitalizio anche ai condannati per mafia. L'Ars aveva bocciato la legge: diciotto i voti a favore, 33 i contrari. Il governo aveva dato parere contrario, mentre la commissione Bilancio s'era espressa favorevole a maggioranza.

Fonte ANSA

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