3 ottobre 2014
I Giudici dei rispettivi Tribunali di Sorveglianza di Roma e Milano preposti hanno preso tempo per Bernardo Provenzano.
Un grave deficit cognitivo metterebbe in difficoltà il pezzo da 90 di cosa nostra e sarebbe incompatibile con il carcere.
Questo il responso dei medici dell’ospedale San Paolo di Milano.
Provenzano per quello che ci riguarda è compatibile con il sistema carcerario ,quanto i nostri figli furono compatibili con 277 chili di tritolo sotto le finestre di casa il 27 Maggio 1993 in via dei Georgofili.
A ognuno il suo, a ognuno il suo con grande correttezza.
Del resto un letto dove stare, è un letto ovunque, sia che si trovi in un ospedale del carcere sia che si trovi in casa propria, quando è in atto un deficit cognitivo grave.
Troviamo una pretesa offensiva e oltraggiosa verso le nostre vittime quella di voler abolire per sentenza il 41 bis e avviarle ai domiciliari BERNARDO PROVENZANO.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili