26 settembre 2013
Palermo. "Da quando ho iniziato a rispondere alle domande dei magistrati nei giorni precedenti ai processi ho subito ogni forma di attacco personale teso a minacciarmi o a screditarmi". Lo ha detto Massimo Ciancimino facendo dichiarazioni spontanee al processo per la trattativa tra Stato e mafia. "Così è accaduto pochi giorni prima del processo a carico del generale Mori, quando ho ricevuto minacce anonime presso la mia abitazione di Bologna, così è accaduto all'udienza preliminare di questo processo quando la procura di Roma ha depositato delle intercettazioni al fine di screditarmi", ha aggiunto Ciancimino che ha letto ai giudici della Corte d'assise la lettera di presunte minacce che gli sarebbe arrivata qualche tempo fa in cui veniva invitato a non rendere dichiarazioni sul processo per la trattativa.
Adnkronos
ARTICOLI CORRELATI
Riprende il processo trattativa Stato-mafia
