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I figli del procuratore Caccia: 'Vogliamo la verità sulla morte di nostro padre'

Lettera aperta in vista anniversario, sia commemorazione utile
6 giugno 2013
Torino. 'I cittadini hanno diritto di conoscere la verità'. E' l'appello di Guido, Paola e Cristina Caccia, figli di Bruno Caccia - procuratore capo di Torino ucciso il 26 giugno di 30 anni fa dalla 'ndrangheta - in una lettera alla Città di Torino, che per la prima volta commemorerà l'anniversario con una cerimonia in Municipio.
Una iniziativa 'che onora la memoria di nostro padre e che ci fa profondamente piacere - dicono - ma che non può ridursi solo a retorica: serve una 'analisi storica''.

ANSA

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