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dell-utri-aula-web25 marzo 2013
Palermo. "Marcello Dell'Utri, permettendo a Cosa nostra di 'agganciare' Silvio Berlusconi, ha permesso alla mafia di rafforzarsi economicamente, di ampliare i suoi interessi, il suo raggio d'azione, di tentare di condizionare scelte politiche governative in relazione al successivo ruolo politico assunto da Berlusconi". Lo ha detto il pg Luigi Patronaggio nel corso della replica prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio per emettere la sentenza del processo a Marcello Dell'Utri.
 
"Questa condotta -ha ribadito Patronaggio- e' stata perpetrata dall'imputato conscientemente, conoscendo e condividendo il metodo mafioso dell'organizzazione, perseguendo il fine personale del rafforzamento della sua posizione all'interno delle varie aziende e iniziative di Silvio Berlusconi".
 
E ancora: "Occorre richiamare, proprio per la complessita' di lettura dei rapporti tra Cosa nostra e Silvio Berlusconi, come emerge dalle concordi dichiarazioni dei collaboratori di giustizia sentiti, la condotta dell'imputato e medio' la rinnovata richiesta estorsiva di Salvatore Riina, che facendo pressioni e violenze sull'imprenditore milanese, intendeva 'agganciare' l'allora presidente del Consiglio Bettino Craxi".
 
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