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mori-mario-web125 marzo 2013                        
Palermo. "Qui non si processa il Ros come struttura, ma una filiera di ufficiali che parte da Mori che obbedisce a logiche proprie di un servizio di sicurezza. Filiera che ha finito per assumere contorni di un gruppo parallelo al Ros che ha perseguito obiettivi di politica criminale. Questi militari erano il braccio operativo di Mori, a cui obbedivano scavalcando le gerarchie intermedie. Una squadra di fedelissimi di cui Mori ha disposto che il generale ha sempre protetto, promosso, come Ierfone, Damiano, Obinu, De Caprio, Scibilia, De Donno. Di questa cordata, allestita da Mori, loro fanno ancora parte". Lo ha detto il pm Antonino Di Matteo proseguendo la sua requisitoria del processo a carico del generale Mario Mori e del colonnello Mauro Obinu, accusati di favoreggiamento aggravato a Cosa nostra per la mancata cattura del boss Bernardo Provenzano.

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