Carissimo presidente le scrivo come testimone di giustizia e mi rivolgo a lei, vittima di mafia, affinchè possa sposare il nostro progetto (se è possibile anche pubblicamente). Dopo tantissimi anni, finalmente un gruppo di testimoni di giustizia è riuscito ad unirsi attorno ad un tavolo per fondare un'associazione nazionale di testimoni di giustizia. Questo progetto si è potuto realizzare, grazie a tutti i testimoni presenti, ma anche al testimone Pietro Di Costa; fino ad oggi hanno parlato altri a nome nostro, magari persone che non sanno neanche cosa significa essere vittime, vivere nella paura per se e per i propri cari. Difatti, la nostra associazione si chiama "associazione di testimoni e vittime di mafia". Si, caro presidente per essere vittime di mafia non bisogna essere morti; noi siamo già morti che camminiamo, noi siamo fortemente convinti che i nostri familiari, cioè le famiglie dei testimoni sono vittime di mafia. Mi rivolgo a lei pubblicamente per il suo ruolo istituzionale che ricopre come presidente della Commissione Europea Antimafia, affinchè lotti accanto a noi al fine di far applicare tutte quelle poche leggi esistenti per i testimoni di giustizia.
La ringrazio a nome di tutti.
Ignazio Cutrò
Info: ignaziocutro.com