5 gennaio 2013
Palermo. La Procura di Palermo ha aperto un fascicolo a ''modello 45'', senza cioe' un reato preciso ancora individuato, sulle vicende che riguardano le condizioni di salute di Bernardo Provenzano, il boss in coma dal 17 dicembre scorso dopo un intervento per rimuovere un ematoma al cervello in seguito a una caduta. I Pm che si occupano dell'indagine, secondo quanto pubblica oggi il Giornale di Sicilia, hanno delegato la Dia ad acquisire i nomi di tutti i protagonisti delle visite in carcere a Provenzano nel 2012 e la documentazione sanitaria sulle condizioni del padrino. I pm hanno gia' ascoltato il figlio di Provenzano, Francesco Paolo, il quale ha confermato quanto dichiarato dal padre durante un incontro in carcere avvenuto prima dell'incidente (''qua dentro mi vogliono morto''), aggiungendo tuttavia di non essere in grado di dare un'interpretazione certa a quella frase. Provenzano, infatti, avrebbe alternato momenti di lucidita' ad altri di annebbiamento. Anche la perizia medica sul boss eseguita dallo psichiatra Renato Ariatti e dal neurologo Andrea Stracciari il 12 dicembre scorso aveva evidenziato evidenti ''deficit cognitivi''. Secondo i periti, incaricati dal Gip Piergiorgio Morosini, Provenzano ha ''ridottissimi contenuti di coscienza e responsivita' all'ambiente, nonche' scarse capacita' di esprimersi e di comprendere ed eseguire ordini elementari''. In base ai risultati di questa perizia la posizione di Provenzano nell'inchiesta sulla trattativa Stato mafia - l'udienza preliminare davanti al Gup riprendera' martedi' prossimo - potrebbe essere stralciata come chiesto dal difensore del boss, l'avvocato Rosalba Di Gregorio.
ANSA