18 dicembre 2012
Torino. Non si è presentato Rocco Marando, pentito che avrebbe dovuto deporre in videocollegamento al processo Minotauro sulle infiltrazioni della 'ndrangheta nel torinese. Dopo oltre un'ora di sospensione il collegio presieduto dal giudice Paola Trovati è rientrato nell'aula bunker del carcere delle Vallette e ha letto un fonogramma arrivato dal servizio centrale di protezione: arrivati nella località in cui il pentito si trova Marando ha comunicato agli agenti di non voler presenziare al processo ''per motivi di contenzioso economico'' non meglio precisati. L'udienze è stata quindi rinviata al prossimo 8 gennaio.
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'Ndrangeta: legale pentito Marando, sua assenza credo sia protesta per basso sussidio
18 dicembre 2012
Torino. La decisione del pentito Rocco Marando di non presentarsi a deporre nel processo Minotauro sulle infiltrazioni della 'ndrangheta nel torinese, ha colto di sorpresa anche il suo legale, l'avvocato Guglielmo Busatto, oggi nell'aula bunker delle Vallette di Torino."L'unica spiegazione che posso darmi al momento è che sia un gesto di protesta perché evidentemente Marando non riesce ad arrivare a fine mese" ha commentato a caldo l'avvocato Busatto dopo che il giudice Paola Trovati ha letto il telegramma in cui il servizio centrale di protezione comunicava che Marando non ha voluto presenziare al processo, in cui doveva comparire in videocollegamento, ''per motivi di contenzioso economico''. "Spero cambi idea" ha aggiunto. Marando, che si è pentito nel 2009, vive in una località segreta con il figlio 13enne "anche in questo settore come in altri - spiega l'avvocato Busatto - ci sono stati dei tagli. Marando percepisce un sussidio che credo non arrivi ai mille euro al mese e per ovvie ragioni non può lavorare..." questa per ora la motivazione ipotizzata dal legale del pentito per la decisione di Marando di non testimoniare oggi.
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