12 Novembre 2012
Firenze. La Procura di Firenze non si fermera' ''mai'' nella ricerca di eventuali altri ''corresponsabili'', sia ''materiali'' che di altro tipo, delle stragi di mafia del '93-'94. Lo ha detto Giuseppe Quattrocchi, procuratore capo di Firenze, in una conferenza stampa seguita all'arresto di Cosimo D'Amato, ritenuto l'uomo che avrebbe fornito il tritolo per le stragi.
''Alcuni dicono: come mai dopo tanti anni continuare a indagare? Per la natura dei reati e il danno causato - ha detto Quattrocchi - e' dovere che lo Stato che rappresentiamo non possa mai fermarsi e noi mai ci fermeremo nella ricerca di corresponsabilita' di ogni natura, ovunque sia collocate e da chiunque attuate, nella commissione materiale del fatto o nella ispirazione o agevolazione, che comunque si tradurrebbero in una forma di concorso''. Infatti, ha detto ancora il magistrato, ''la Dda di Firenze non si ferma, non si e' mai fermata e mai si fermera' nella ricerca della possibile, eventuale, ipotizzabile, responsabilita' di concorrenti per le stragi. Non e' una litania, tant'e' che da quando ho assunto la direzione della Dda e' la seconda persona che individuiamo come corresponsabile di questi fatti di strage''.
Ai giornalisti che gli chiedevano se ci possano essere ancora dei corresponsabili da individuare, dopo Francesco Tagliavia e lo stesso D'Avanzo, Quattrocchi ha spiegato che ''il fatto che ne abbiamo arrestati due ci fa pensare che e' possibile che ci sia qualche altra attivita' di corresponsabilita', anche se con ruolo, funzioni o mansioni diverse. Noi cercheremo di individuarle, se non sara' possibile non sara' colpa nostra''.
ASCA