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Riesame: Zambettiresta in carcereDomenico Zambetti, l'ex assessore regionale lombardo arrestato con l'accusa di aver comprato voti della 'ndrangheta, deve restare in carcere.
6 novembre 2012
Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano, che ha rigettato il ricorso della difesa del politico Pdl che aveva chiesto la scarcerazione. Zambetti e' finito in carcere lo scorso 10 ottobre con le accuse di voto di scambio, corruzione e concorso esterno in associazione mafiosa.

"La buona politica ha innanzi tutto bisogno di buoni amministratori, e chi amministra la cosa pubblica a sua volta ha bisogno di essere credibile, competente, efficiente". Così scriveva l'ex assessore regionale lombardo, Domenico Zambetti - finito in carcere con l'accusa di aver comprato i voti della 'ndrangheta - in una lettera indirizzata al sindaco di un comune dell'hinterland milanese, anche lui arrestato nell'inchiesta della Dda di Milano, facendo riferimento alla candidatura di Teresa Costantino, figlia del presunto boss Eugenio e che, secondo le indagini, venne anche assunta all'Aler su input del politico del Pdl. La lettera, con il logo del Popolo delle Libertà e la firma di Zambetti, era contenuta in un file sequestrato nei giorni scorsi dai carabinieri del nucleo investigativo di Milano al presunto boss Eugenio Costantino e figura negli atti depositati dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dal pm Giuseppe D'Amico al Tribunale del Riesame di Milano.

I carabinieri in un'informativa spiegano che dall'analisi di una "chiavetta usb sequestrata a Costantino Eugenio" - che, secondo l'accusa, assieme a Giuseppe D'Agostino avrebbe 'tenuto in pugno' l'ex assessore - è stato rintracciato un file formato word contenente una lettera "a firma del consigliere regionale Domenico Zambetti ed indirizzata al sindaco Alfredo Celeste nella quale il primo manifesta il suo sostegno nei confronti di Costantino Teresa", che si candidò nel 2009 alle elezioni comunali a Sedriano, nel Milanese. Il file, secondo gli investigatori, è stato 'creato' il 25 maggio del 2009. Zambetti nella lettera scrive che in un buon amministratore i "valori privati e pubblici" devono essere "inscindibili". E aggiunge: "Nella indicazione dei nostri candidati, che si presentano all'interno della lista del Popolo della Libertà, ho valutato proprio queste caratteristiche, convinto che siano ben presenti negli amici che si cimenteranno in questa tornata elettorale". (ANSA)

Tratto da: gazzettadelsud.it

In foto: Domenico Zambetti

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