25 luglio 2012
“La richiesta di una pratica al Csm sul dott. Roberto Scarpinato per le parole pronunciate nell’ambito delle commemorazioni del giudice Borsellino è l’ennesima squallida mossa politica per imbavagliare chi dice la verità. C’era comunque da aspettarselo: al Csm i magistrati realmente indipendenti devono essere puniti o comunque mai promossi. Ed è noto che il PdL utilizzerebbe qualunque arma per colpire l’avversario e per ostacolare chi si batte apertamente per l’accertamento della verità sul biennio stragista. C’è da dire che, mentre il procuratore capo di Palermo Francesco Messineo si barcamena democristianamente ‘evitando’ di firmare la richiesta di rinvio a giudizio per i 12 indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, conquistandosi così la benevolenza di quanti non riescono a digerire quell’inchiesta perché tocca gli interessi di amici degli amici, Scarpinato punta il dito contro quelle devianze istituzionali che hanno favorito e messo in pratica la trattativa tra lo Stato e Cosa Nostra. La verità è ormai evidente e negarla significa essere distanti anni luce dall’interesse dei cittadini: alcuni apparati del potere, oltre a trattare, con la mafia hanno fatto affari e spesso hanno deciso chi doveva morire. Per questo oggi la magistratura deve impegnarsi a parlare con i cittadini, ovviamente nel rispetto delle leggi, del proprio ruolo e della riservatezza sugli atti d’indagine. Zanon, evidentemente, non era in Via d’Amelio quando ad ogni capoverso della lettera di Scarpinato a Borsellino la folla di cittadini venuta a chiedere verità e giustizia ha ricoperto quel magistrato di applausi, tanto da rendergli difficile il prosieguo del suo splendido intervento. Zanon e colleghi di partito intendono dunque processare e zittire migliaia di cittadini che hanno commemorato Borsellino ribellandosi a chi ha trattato con la mafia?”.
Lo ha detto l’eurodeputata e Presidente della Commissione Antimafia Europea Sonia Alfano.
Website: soniaalfano.it