5 giugno 2012
Caltanissetta. Il pentito Nino Giuffre' conferma che esisteva una trattativa tra Stato e mafia. Il collaboratore di giustizia, sentito nell'aula bunker di Rebibbia dal Gip di Caltanissetta nell'ambito dell'incidente probatorio per la nuova inchiesta sulla strage di via D'Amelio, ha detto di aver appreso dal capomafia Bernardo Provenzano, che l'ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimino, "era in missione".
Un'espressione con cui il boss corleonese avrebbe inteso dire che Ciancimino faceva da emissario nella ricerca di un contatto con le istituzioni. Giuffre', ex capo del mandamento mafioso di Caccamo, e' stato il primo dei quattro pentiti che verranno sentiti dal gip di Caltanissetta, Alessandra Giunta.
L'avvocato Flavio Sinatra, legale del boss palermitano Salvo Madonia, accusato dell'attentato contro Paolo Borsellino, ha chiesto al Gip il confronto tra il suo assistito e i pentiti Nino Giuffre' e Giovanni Brusca.
Tratto da: rainews24.rai.it
Inchiesta strage Via D'Amelio. Giuffré: esisteva una trattativa tra stato e mafia
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