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1 giugno 2012
Palermo. Il generale Mario Mori, sotto processo a Palermo per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra, nel 1992, dopo la strage di Capaci, «veniva a Palermo per parlare con delle persone importanti, non per forza latitanti, con cui aveva intavolato una trattativa. Aveva contatti con Cosa nostra per trattare». Lo ha detto il pentito di mafia Gaspare Mutolo interrogato al processo a carico del generale Mori e del colonnello Mauro Obinu, entrambi accusati del mancato blitz a Mezzojuso nel '95 per arrestare il boss Bernardo Provenzano. Il pm Antonino Di Matteo, nel corso dell'interrogatorio, deve più volte sollecitare la memoria del collaboratore di giustizia, che parlò di questi argomenti solo nel 2009. «Perchè fino ad allora nessuno mi aveva chiesto niente...», ha spiegato. Adesso è cominciato il controesame condotto dall'avvocato Basilio Milio, legale di Mori e Obinu.

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