14 marzo 2012
Roma. L'autorizzazione all'uso delle intercettazioni nel quale è stato «casualmente» coinvolto il senatore Carlo Vizzini che non era quindi oggetto di «captazione diretta», rientra nell'indagine su un presunto giro di tangenti legate alla società gas dell'ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimimo. A suo tempo Vizzini aveva chiesto che la Giunta delle immunità desse l'autorizzazione alla Procura di Palermo ad utilizzare le intercettazioni in questione, ma questo suo desiderio non è stato accolto dall'Aula. Prima del voto segreto si erano espressi contro il parere della Giunta l'Idv e la Lega mentre si erano espressi a favore del no della Giunta alla magistratura il Pdl, l'Udc e Coesione nazionale. La richiesta, come specificato nell'ordinanza del gip di Palermo, riguarda intercettazioni «coinvolgenti casualmente» il senatore e, proprio per questo Vizzini aveva chiesto di dare l'autorizzazione.
L'autorizzazione all'uso delle intercettazioni nel quale è stato «casualmente» coinvolto il senatore Carlo Vizzini che non era quindi oggetto di «captazione diretta», rientra nell'indagine su un presunto giro di tangenti legate alla società gas dell'ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimimo. A suo tempo Vizzini aveva chiesto che la Giunta delle immunità desse l'autorizzazione alla Procura di Palermo ad utilizzare le intercettazioni in questione, ma questo suo desiderio non è stato accolto dall'Aula. Prima del voto segreto si erano espressi contro il parere della Giunta l'Idv e la Lega mentre si erano espressi a favore del no della Giunta alla magistratura il Pdl, l'Udc e Coesione nazionale.
ANSA
Mafia: senato dice no a uso intercettazioni su Vizzini
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