1° marzo 2012
Catania. La Procura della Repubblica di Catania ha notificato un avviso di conclusione indagini a quattro persone coinvolte nel filone dell'inchiesta Iblis relativo al voto di scambio per il quale sono a giudizio, di fronte al giudice monocratico del capoluogo etneo, il presidente della Regione Raffaele Lombardo e suo fratello Angelo, deputato nazionale del Mpa. L'avviso è stato recapitato al capomafia Vincenzo Aiello, considerato 'reggente' della cosca Santapaola e uomo di collegamento con cosa nostra palermitana, al presunto boss di Ramacca Rosario Di Dio, al geologo Giovanni Barbagallo e al pentito Gaetano D'Aquino, ex esponente della cosca Cappello. Secondo l'accusa - si legge nel provvedimento - «in concorso tra loro e con il concorso morale di Angelo e Raffaele Lombardo nelle qualità di esponenti delle associazioni di tipo mafioso cosa nostra i primi tre e il clan Cappello il quarto, in cambio di generiche promesse di aiuti ricevute dai fratelli Lombardo direttamente e per interposta persona per il rilascio di concessioni e di autorizzazioni, per l'aggiudicazioni di appalti, per l'elargizione di pubbliche erogazioni per assunzione di impieghi a favore di appartenenti (...) promettevano e somministravano denaro e altre utilità a più elettori per ottenere il voto in favore di Angelo Lombardo candidato alle elezioni politiche del 2008 alla Camera dei deputati e del Mpa di cui Raffaele Lombardo è leader politico».
ANSA