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8 febbraio 2012
Roma. Il 41 bis «è imprescindibile» nella lotta alla mafia, per questo «deve essere potenziato e mai attenuato, perchè contro la criminalità organizzata »si può solo avanzare e non arretrare«. Lo rileva la relazione della Direzione nazionale antimafia secondo cui dato l'elevato numero di detenuti sottoposti a questo regime carcerario servono finanziamenti per nuove strutture detentive. Grazie alla qualità delle investigazioni più recenti e ai successi che lo Stato ha realizzato nel contrasto alle mafie, con la cattura di un maggior numero di capi delle organizzazioni criminali, è aumentato il numero dei detenuti sottoposti al 41 bis.(erano 686 alla fine 2010). La relazione della Dna sottolinea dunque che «il numero dei detenuti sottoposti al regime speciale non può andare a scapito della qualità del servizio». «In sostanza - dice la relazione - se l'azione dello Stato sul territorio è vincente essa non può subire rallentamenti per carenze di struttura e proprio nel mondo delle carceri. Anzi, tali strutture devono essere potenziate con maggiori investimenti e la creazione di nuove aree riservate ai detenuti sottoposti al 41 bis». In passato, si ricorda, il problema è stato risolto anche grazie all'impiego di istituti penitenziari particolarmente idonei allo scopo di isolare i detenuti dall'esterno, come le carceri dell'Asinara e di Pianosa, «anche se reazioni fortemente contrarie siano state suscitata da più parti in ordine alla paventata possibilità di una loro riapertura». Poichè la Dna giudica «imprescindibile» nella lotta alla mafia il 41 bis, il regime «va potenziato con nuovi investimenti per la creazione di strutture adatte allo scopo e non certo depotenziato o rispetto al quale si possa addivenire ad una limitazione dei soggetti sottoposti per ragioni diverse dal venir meno della loro capacità di comunicare in maniera efficace con l'organizzazione criminale nella quale continuano ad avere un ruolo di vertice». «In questo senso diviene sempre più necessario individuare nel piano carceri nuove strutture idonee, nate esclusivamente per l'assolvimento della funzione di prevenzione prevista dall'art. 41 bis e da destinare in via esclusiva a tale regime».

ANSA

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