20 gennaio 2012
Palermo. L'ex presidente del Senato, Nicola Mancino, l'ex presidente del Consiglio Giuliano Amato verranno ascoltati, come testimoni, nel processo che vede alla sbarra il generale Mario Mori e il colonnello Mauro Obinu, accusati di favoreggiamento aggravato a Cosa nostra.
Lo ha deciso oggi il Tribunale di Palermo che ha così accolto le richieste avanzate dalla difesa di Mori, gli avvocati Enzo Musco e Basilio Milio. Accolte anche le deposizioni dell'ex segretario generale del Quirinale Gaetano Gifuni e di alti ufficiali dei carabinieri, come il generale Giampaolo Ganzer. Il presidente della quarta sezione del Tribunale, Mario Fontana, si è invece riservato sulla testimonianza dell'ex capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro e dell'ex ministro della Giustizia Giovanni Conso. No invece all'audizione del Procuratore di Torino ed ex capo del pool antimafia di Palermo, Gian Carlo Caselli. Nell'udienza del 9 dicembre scorso la difesa chiese di sentire molti esponenti della cosiddetta Prima repubblica «allo scopo - disse l'avvocato Milio - di fare piena chiarezza sulla storia d'Italia degli ultimi vent'anni. Questa è un'occasione utile per fare chiarezza su fatti ed episodi trascurati». I testimoni 'eccellentì verranno sentiti dal Tribunale sulla cosiddetta trattativa tra lo Stato e Cosa nostra dopo le stragi mafiose del '92. Secondo l'accusa Mario Mori avrebbe svolto un ruolo importante e i giudici adesso vogliono «ampliare il campo probatorio» per fare piena luce su quanto accadde dopo l'uccisione dei giudici Falcone e Borsellino. Slitta di un'ora intanto la deposizione dell'ex ministro Vincenzo Scotti atteso per le 10.30.
Adnkronos