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da livesicilia.it - 24 novembre 2011
Il tribunale del riesame di Palermo ha annullato l’aggravante mafiosa contestata al boss Giuseppe Liga nell’ambito dell’inchiesta che lo vede coinvolto in un illecito smaltimento di rifiuti. I giudici hanno ritenuto non provato che il boss di San Lorenzo abbia agito per agevolare Cosa Nostra e avvalendosi della forza intimidatrice dell’organizzazione mafiosa. A Liga, ad ottobre scorso, venne notificata in carcere un’ordinanza di custodia cautelare legata all’inchiesta su uno smaltimento irregolare di rifiuti della Euteco srl, impresa del capomafia che operava nel settore della manutenzione delle linee elettriche. Il boss, secondo il pm, sarebbe riuscito a sbaragliare la concorrenza aggiudicandosi decine di appalti dall’Enel e dalla Gemmo spa. Ma dietro alle competitive offerte praticate dall’azienda c’era il trucco: in pratica la Euteco abbatteva i costi di smaltimento dei rifiuti speciali semplicemente interrando il materiale in una mega discarica abusiva. Nessuna spesa di smaltimento e di conseguenza prezzi stracciati che rendevano l’impresa insuperabile. Il boss e due amministratori della ditta, Agostino Carollo e Amedeo Sorvillo, vennero indagati per violazioni in materia ambientale. La Procura ha contestato al capomafia l’aggravate dall’aver agevolato Cosa Nostra, ora caduta. Sorvillo e Carollo furono stati arrestati, Liga era già detenuto.

Tratto da: livesicilia.it

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