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La procura di Palermo ha chiesto quattro condanne per i presunti esponenti della famiglia mafiosa di Sciacca che avrebbero stretto un patto per condizionare la politica cittadina. L’inchiesta della Dda risale a luglio dello scorso anno e ha fatto luce sulla riorganizzazione della famiglia mafiosa di Sciacca ma anche sui rapporti con politica e imprenditoria. Chiesti, nel processo che si celebra con rito abbreviato, vent’anni per Domenico Friscia, 61 anni; 13 anni per Giuseppe Marciante, entrambi accusati di associazione mafiosa. Otto anni è la richiesta di pena per l’ex consigliere comunale di Sciacca Vittorio Di Natale, 50 anni, accusato di scambio elettorale politico mafioso insieme a Rosario Catanzaro, 65 anni. Per quest’ultimo la richiesta è stata di 6 anni e 8 mesi.

A Friscia, già condannato per mafia in passato, si contesta di avere rimesso in piedi la cosca mafiosa di Sciacca e, fra le altre cose, avere dato il sostegno elettorale a Di Natale con l'intermediazione di Catanzaro alle elezioni del 2022.

Foto © Paolo Bassani
  

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