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Su ordinanza del gip è finito agli arresti domiciliari don Ciro Panigara, 48 anni, con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di sei ragazzini, tutti maschi tra gli undici e i tredici anni.

Secondo gli inquirenti avrebbero subito abusi in epoche diverse: i primi cinque tra il 2011 e il 2013, nel comune di Adro, in Franciacorta, e uno a fine dicembre scorso, a San Paolo, nella Bassa.

L’inchiesta è stata avviata d’ufficio dal pubblico ministero Ines Bellesi poiché nessuno ha mai sporto denuncia.

L'ultimo episodio risalirebbe a fine dicembre scorso a San Paolo. Secondo i magistrati una delle vittime si era confidato con tre educatori dopo una notte passata in oratorio assieme al sacerdote e ad altri giovani.

"Il giovane era visibilmente scosso", hanno raccontato i tre educatori che si erano poi rivolti allo stesso parroco per chiedere spiegazioni.

I carabinieri non solo avrebbero trovato conferme nelle parole del 15enne che aveva raccontato gli abusi, ma avrebbero pure scoperto dei precedenti. Una decina complessivamente gli episodi contestati, con 5-6 ragazzini tra i 10 e 12 anni. Secondo le indagini don Ciro Panigara già in una precedente esperienza ad Adro, dove era curato, avrebbe molestato dei ragazzini.

Inoltre il 5 gennaio scorso, durante la messa domenicale, è stata letta ai fedeli una lettera scritta dal vescovo di Brescia, monsignor Pierantonio Tremolada, in cui fa riferimento a “situazioni e criticità che consigliano di interrompere immediatamente” l’esperienza di don Panigara “nelle vostre comunità parrocchiali”. Pochi giorni prima il parroco aveva lasciato l’incarico a due mesi dal suo arrivo in paese.

La stessa Diocesi non aveva poi usato perifrasi per annunciare l'allontanamento.

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