Prescrizione per l'ipotesi la tentata concussione e assoluzione per le altre ipotesi, riqualificate in abuso d'ufficio perché non più previsto dalla legge come reato. E' la sentenza della Corte d'appello di Messina che cancella quella di primo grado, a tre anni e sei mesi, nei confronti dell'ex giudice, a lungo in servizio a Catania, Maria Fascetto Sivillo, che è stata al centro del caso che ha portato alla sospensione della consigliera laica del Csm Rosanna Natoli, di area Fdi. Lo scrive la Gazzetta del Sud. Nel processo, che tra l'altro è ripartito da zero dopo un annullamento in appello, Maria Fascetto Rivillo, che è difesa dal professore Carlo Taormina, era accusata di tentata concussione continuata per avere, secondo l'accusa, a partire dal 2009, cercato di fare azzerare delle cartelle esattoriali a suo carico da Riscossione Sicilia della provincia di Enna. C'è anche un secondo processo, ancora pendente, a Messina, che vede invece imputata Maria Fascetto Sivillo di calunnia per una serie di denunce, querele, istanze ed esposti in cui avrebbe "incolpato falsamente di reati" alcuni colleghi, magistrati in servizio al Tribunale di Catania, alcuni agenti di polizia, un sostituto procuratore generale della Cassazione, e altri funzionari pubblici. Agli atti c'è anche l'abuso d'ufficio tra le contestazioni, per una serie di provvedimenti che l'ex magistrato ha adottato negli anni scorsi in qualità di giudice dell'esecuzione della sesta sezione civile del Tribunale di Catania.
Foto © Imagoeconomica
ARTICOLI CORRELATI
Rosanna Natoli, una questione d'onore, le dimissioni subito dal Csm
Csm: plenum sospende la consigliera laica Rosaria Natoli