Procuratore Nitti: "Fino a che non saranno risolti problemi applicativo"
Un ritorno temporaneo all'analogico è stato disposto dal capo della Procura di Trani, Renato Nitti, a causa delle criticità riscontrate nel nuovo applicativo digitale voluto dal Ministero della Giustizia per la gestione dei processi penali. In una comunicazione inviata a magistrati e personale amministrativo, Nitti ha stabilito che i provvedimenti e gli atti prodotti da oggi fino alla risoluzione dei problemi del software saranno adottati e depositati in modalità analogica, sia dalla Procura che dall’ufficio Gip.
La misura si riferisce al cosiddetto "binario unico", introdotto dal Guardasigilli Carlo Nordio dal 1° gennaio scorso, che prevede la gestione esclusivamente digitale di alcune fasi cruciali del processo penale, come l’udienza preliminare, il patteggiamento, il decreto penale e la messa alla prova. Tuttavia, il sistema ha evidenziato numerosi bug e malfunzionamenti, come già segnalato dal Consiglio Superiore della Magistratura in una nota del 27 dicembre, nella quale si denunciava l’inadeguatezza dell’applicativo per garantire una gestione fluida della giurisdizione penale.
Nonostante gli avvertimenti, il Ministero ha proseguito con l’introduzione del decreto, provocando disservizi significativi. Il Procuratore Nitti ha sottolineato che il software è stato adottato senza alcuna fase di sperimentazione preventiva e che i rilievi formulati dal Csm si sono dimostrati fondati alla prova dei fatti. Alla luce dei malfunzionamenti riscontrati, è stata presa la decisione di tornare temporaneamente al metodo tradizionale di gestione degli atti.
La disposizione di Nitti segue di pochi giorni un provvedimento analogo firmato dal presidente del Tribunale di Trani, Salvatore Casiello, che ha sospeso il processo penale telematico fino al 31 marzo prossimo, evidenziando l’urgenza di risolvere le problematiche tecniche per garantire l’efficienza e la sicurezza del sistema giudiziario.
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