Il capo ultrà milanista Luca Lucci, già arrestato di recente nell'ambito dell’inchiesta milanese sulle curve di San Siro, è stato destinatario di un'altra ordinanza di custodia cautelare in carcere, insieme ad altre otto persone, in quella che è un'ulteriore inchiesta su un'associazione dedita al traffico di stupefacenti. Lucci, stando all'ordinanza firmata dal gip di Milano Fabrizio Filice nell'ambito dell'inchiesta su una presunta associazione dedita al traffico internazionale di stupefacenti, era quello di "capo, promotore e finanziatore del sodalizio" insieme con uno dei presunti soci al momento ancora irreperibile. In "costante contatto" con lui, il capo ultrà "dirigeva e organizzava" le "periodiche importazioni di marijuana e hashish dalla Spagna". In particolare, prima che gli stupefacenti arrivassero in Italia, si occupava di venderli agli "associati/clienti abituali residenti nel territorio nazionale", stabilendo "il prezzo, le modalità di consegna e di ritiro del corrispettivo". L'associazione, a quanto ricostruito nelle indagini del pm di Milano Leonardo Lesti e Rosario Ferracane, era operante in particolare nel Milanese, in Spagna, da dove venivano spediti "innumerevoli carichi di stupefacente" tramite furgoni o autoarticolati con doppi fondi, e in Marocco, dove l'hashish veniva prodotto e confezionato. I 22 indagati, tra i quali otto sono destinatari di misure cautelari, avrebbero avuto "costante disponibilità" di ingenti somme di denaro "nell'ordine di decine e decine di milioni di euro", oltre che di automobili, elicotteri, capannoni e altri mezzi di trasporto per l'importazione della droga. Tra i destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare, figurano anche i nomi Daniele Cataldo, ultrà milanista finito in carcere nell'ambito delle indagini sul tentato omicidio di Enzo Anghinelli, Rosario Calabria e Antonio Rosario Trimboli, a loro volta destinatari dell'ordinanza per la prima inchiesta sul narcotraffico e vicini a Lucci anche nell'indagine sulle curve. Indagata, invece, Roberta Grassi, presunta contabile della curva rossonera finita ai domiciliari nella precedente inchiesta per il maxi traffico di droga.
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