Dati rubati, pedinamenti e report su commissione: l’organizzazione sotto la lente degli inquirenti
La Procura di Roma sta indagando su una complessa rete di spionaggio con sede nella capitale, nota come “Squadra Fiore”, coinvolta in una presunta raccolta illecita di dati. Gli investigatori ipotizzano reati di accesso abusivo a sistemi informatici, violazione della privacy ed esercizio abusivo della professione. Secondo “Il Fatto Quotidiano”, la “Squadra Fiore” sarebbe composta prevalentemente da ex membri delle forze dell’ordine, in contatto con figure di alto livello istituzionale. L'inchiesta romana si intreccia con un’indagine parallela a Milano, anch’essa carica di mistero e con risvolti inquietanti. Venerdì scorso, a Milano sono state arrestate quattro persone, tra cui l'ex poliziotto Carmine Gallo e l’informatico Samuele Calamucci, per presunti pedinamenti su commissione. Tra gli obiettivi dell’osservazione ci sarebbe anche Leonardo Maria Del Vecchio, membro della famiglia fondatrice di Luxottica, che sembra fosse monitorato da un agente di un’agenzia di cybersicurezza nazionale. Sempre a Milano, è emerso il coinvolgimento di Stefano Speroni, direttore degli Affari legali di Eni, accusato di accesso abusivo a sistemi informatici. In seguito a una perquisizione, la polizia ha sequestrato il suo cellulare. Al centro della vicenda vi è un report commissionato dalla società “Equalize”, legata a Carmine Gallo e a Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera Milano. Equalize sembra operare attraverso una rete di contatti di alto livello e specialisti informatici. Tra i bersagli di Equalize vi sarebbe anche Francesco Mazzagatti, imprenditore petrolifero, oggetto di un report commissionato da Eni e redatto con materiali presumibilmente ottenuti illegalmente per un compenso di circa 50 mila euro. Come se ciò non bastasse, la vicenda sembra assumere contorni ancora più oscuri per il coinvolgimento di servizi segreti stranieri. Nel febbraio 2023, Calamucci e l'ex carabiniere Vincenzo De Marzio avrebbero incontrato due persone legate ai servizi segreti israeliani, un incontro che ha sollevato ulteriori dubbi tra gli investigatori. Insomma, sembra che il caso sia ancora foriero di interessanti novità.
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