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Cinque condanne sono state chieste ieri dalla Dda all'udienza preliminare per l'inchiesta 'Timone' sulle presunte infiltrazioni di personaggi vicini alla 'Ndrangheta nel Caat, il mercato ortofrutticolo all'ingrosso di Torino. Le pene proposte, nell'ambito di un rito abbreviato, spaziano tra gli otto e i sette anni di reclusione. Fra i reati ipotizzati figura l'estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un piccolo commerciante che nel 2019 sarebbe stato costretto a cedere l'attività. In tutto gli indagati sono sedici. Nell'elenco figura il consigliere comunale Enzo Liardo (Fdi) per vicende che non riguardano il Caat ma l'acquisizione, con modalità considerate non lecite dagli inquirenti, di dati e tessere elettorali. Lo scorso luglio Liardo ha proposto di patteggiare un anno e otto mesi e ha ottenuto il consenso della procura.

Foto © Imagoeconomica

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