I Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica Direzione distrettuale antimafia, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione ad un provvedimento, che dispone l'applicazione della misura patrimoniale della confisca di beni per un valore complessivo stimato in circa 11,5 milioni di euro, riconducibili ad un imprenditore gioiese operante nel settore della raccolta e gestione di rifiuti. La figura dell'imprenditore era emersa, tra le altre, nell'operazione 'Malapigna', condotta dai carabinieri del N.I.P.A.A.F. di Reggio Calabria, nei confronti della cosca di ‘Ndrangheta 'Piromalli'. "L'uomo è ritenuto presunto braccio economico-imprenditoriale della cosca mettendo, inoltre, a disposizione le proprie imprese per consentire alla 'Ndrangheta di riciclare proventi illeciti. La misura di prevenzione patrimoniale della confisca è di tutto il patrimonio già in sequestro, costituito dall'intero compendio aziendale di 3 società e una ditta individuale operanti nei settori dello smaltimento di rifiuti metallici e delle costruzioni, comprensivi di 37 tra autoveicoli ed automezzi e delle quote di proprietà di 3 terreni ubicati in provincia di Reggio Calabria, 4 fabbricati ubicati in provincia di Regio Calabria, 27 orologi di lusso, svariate tipologie di gioielli e oggetti preziosi, circa 75 mila euro in contanti, nonché tutti i rapporti bancari/finanziari/assicurativi e relative disponibilità, per un valore complessivo stimato in circa 11,5 milioni di euro". Con il medesimo provvedimento, inoltre, l'imprenditore è stato sottoposto alla misura di prevenzione personale della Sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza per la durata di anni 4, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza o di dimora abituale.
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'Ndrangheta: Gdf confisca un patrimonio di oltre undici milioni a imprenditore di gioiose
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