Un appello a Filippo Turetta, il giovane accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, è stato fatto dal procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi. "E' un appello - ha spiegato ai giornalisti - al ragazzo affinché si costituisca e possa dare la propria versione dei fatti" ha detto Cherchi ai microfoni del Tg1. "Speravamo di non dover dare questa notizia - ha aggiunto, riferendosi al ritrovamento del corpo di Giulia - ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca". Il cadavere di Giulia Cecchettin, scomparsa sabato scorso con l’ex fidanzato Filippo Turetta, è stato trovato dai Vigili del fuoco in un canalone tra Piancavallo e il lago di Barcis (Pordenone), dove nei giorni scorsi anche i sommozzatori stavano cercando tracce dei ragazzi veneti. Smentito, invece, il ritrovamento della Fiat Grande Punto di Turetta nel parcheggio per roulotte e camper vicino al lago. Nei confronti del ragazzo è stato emesso venerdì un mandato d’arresto europeo, diramato dall’Interpol a tutti i posti di polizia dell’Unione. Per ora è indagato per tentato omicidio dopo il ritrovamento di sangue e ciocche di capelli in una strada isolata nella zona industriale di Fossò, a pochi chilometri da casa Cecchettin, e la diffusione di un video in cui proprio lì colpisce a mani nude la ventiduenne che prova a scappare, ma viene ancora colpita e caricata in auto apparentemente esanime. La procura e i carabinieri riceveranno a breve i risultati degli esami sulle macchie di sangue ritrovate. Dopo il ritrovamento del corpo, l’ipotesi di reato a carico di Turetta cambierà.
Sono 83 i femminicidi da inizio anno
Sono 83 i femminicidi commessi in Italia da inizio anno, quasi uno ogni quattro giorni. Con il presunto omicidio di Giulia Cecchettin, la ragazza scomparsa ormai da quasi una settimana insieme con il suo ex fidanzato, si allunga dunque la lista delle donne uccise in ambito familiare. Stando ai dati diffusi dal Viminale - e aggiornati al 12 novembre scorso - in Italia sono stati registrati in totale 285 omicidi, con 102 vittime donne, di cui 82 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 53 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner. Con l'omicidio in Veneto, il numero totale delle vittime femminili raggiunge quota 103, due in più rispetto allo scorso anno, mentre i femminicidi passano dagli 88 del 2022 agli 83 del 2023. In aumento, invece, il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 51 diventano 54. Numeri drammatici che non risparmiano alcuna regione, dal Piemonte alla Campania, dal Trentino alla Sicilia. L'ultimo femminicidio in ordine di tempo risale allo scorso 1° novembre quando la 66enne inglese Michele Faiers Dawn venne trovata morta nella propria abitazione a Casoli, in Abruzzo. Gli esami medici appurarono che fu uccisa da sette coltellate. Per l'omicidio è stato arrestato a Shepshed, nei pressi di Leicester - in Inghilterra -, il compagno, il 74enne Michael Dennis Whitbread. A dicembre verrà decisa la sua eventuale estradizione in Italia per rispondere del reato di omicidio volontario. Nel mese di ottobre, invece, sono stati tre i femminicidi: Concetta Marruocco uccisa a Cerreto d'Esi dal marito con 39 coltellate durante una lite per la separazione, Annalisa D'Auria uccisa a Rivoli dal convivente che si è poi suicidato, e Etleva Kanolja strangolata a mani nude dal marito nella propria abitazione di Savona. Intanto nei giorni scorsi ActionAid ha lanciato una nuova campagna per denunciare il presunto taglio dei fondi effettuato dal governo nei confronti del contrasto alla violenza sulle donne. "Senza risorse sufficienti e politiche mirate alla prevenzione - ha spiegato la vicesegretaria Katia Scannavini - si continuerà ad intervenire sempre e solo in risposta alle violenze già subite dalle donne".

Trovato il corpo di Giulia Cecchettin, il procuratore di Venezia: ''Filippo costituisciti''
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