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Ieri sera, mentre la città di Napoli festeggiavano il terzo scudetto della storia della squadra partenopea, Vincenzo Costanzo, 26 anni è stato ucciso con colpi d'arma in diverse parti del corpo. L'uomo, residente nel quartiere Ponticelli e già noto alle forze dell'ordine, sarebbe ritenuto dagli investigatori vicino al clan camorristico D'Amico attivo nella zona orientale della città. A confermarlo il prefetto partenopeo, Claudio Palomba. "La morte dell'uomo - ha detto ai microfoni di Sky Tg24 - è assolutamente slegata dai festeggiamenti per lo scudetto. Non è assolutamente connesso alla festa”, come si ipotizzava. Intanto, i carabinieri fanno sapere che alcune persone vicine alla vittima, forse amici e parenti, hanno danneggiato il pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli, dove il giovane era stato trasportato in gravi condizioni e dove poi è deceduto. Sull'omicidio sono in corso indagini per chiarire cosa sia accaduto e non si esclude che Costanzo possa essere stato ucciso in un agguato avvenuto in piazza Volturno, nella zona a ridosso di corso Garibaldi. Da chiarire anche la posizione degli altri tre feriti, un 24enne e un 20enne di Ponticelli e una 25enne di Portici, raggiunti da colpi di arma da fuoco, medicati in ospedale e poi dimessi.

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