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Vasto blitz antidroga in Sicilia. Ventisei le misure cautelari eseguite dalla polizia di Stato all'alba di oggi, tra le province di Agrigento, Caltanissetta e Catania. Custodia cautelare in carcere per 25 persone, di cui 14 di Licata, una di Canicattì, sei di Gela, due di Catania e altrettanti campani; una donna di Licata è stata invece sottoposta alla misura dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Al centro dell'attività investigativa il 'Bronx' di Licata. L'operazione è dunque scattata a Licata, Gela, Catania e Campobello di Licata, in forza del provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari di Palermo, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Le indagini della Squadra mobile di Agrigento si sono protratte per un anno e mezzo, con la denuncia di oltre 40 persone per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e altri reati per Droga e armi. L'operazione è stata condotta nell'hinterland licatese e in particolare nell'agglomerato abitativo popolare, tradizionalmente noto come "Bronx". Tutto è partito dai controlli nei confronti di uno degli indagati che nell'ottobre del 2020 si era reso protagonista di due episodi caratterizzati dal utilizzo di armi da fuoco, uno verificatosi a Licata, l'altro a Gela nel quale l'indagato era rimasto vittima. È emerso che, con la famiglia del suo aggressore gelese, il presunto capo dell'organizzazione licatese aveva stretto un patto per la commercializzazione di stupefacenti. È stato così scoperto un gruppo criminale specializzato nella commercializzazione dello stupefacente localizzato sul territorio di Licata, con ramificazioni per l'approvvigionamento di stupefacente anche nelle province limitrofe di Caltanissetta e Catania. Numerosi gli assuntori di stupefacenti individuati. La banda aveva installato numerosi impianti di videosorveglianza, con l'obiettivo di controllare gli accessi alla base operativa dell'associazione che utilizzava i social e la messaggistica istantanea. La gang era in grado di stringere accordi criminali e alleanze con gruppi radicati nei territori di Gela e Catania, aprendo altri scenari investigativi, sui quali la Squadra mobile ha raccolto gravi indizi, anche con il sequestro di rilevanti quantità di cocaina. L'esecuzione dell'ordinanza ha visto il coinvolgimento di quasi 200 poliziotti della Squadra mobile di Agrigento, con il supporto della Squadra mobile di Caltanissetta, del personale della Polizia Scientifica, del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo, Catania e Siderno, dei Reparti Mobili di Palermo, del Reparto Volo di Palermo, dei Commissariati della provincia nonché delle Unità Cinofile Antidroga di Palermo.

Fonte: Agi 

Foto © Imagoeconomica

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