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L’Agente Giuseppe Pagliei, in forza alla Casa Circondariale di Frosinone, era addetto al servizio di scorta del Procuratore Capo della Repubblica di Frosinone Fedele Calvosa. L’ 8 novembre 1978, l’auto con a bordo il Procuratore, l’autista civile Luciano Rossi e l’Agente Pagliei, all’altezza di un incrocio, era stata bloccata da tre uomini armati di pistole e mitra che si erano parati dinanzi all’autovettura. Gli uomini armati avevano aperto il fuoco e il primo a cadere era stato proprio l’Agente Giuseppe Pagliei e poi il Procuratore Fedele Calvosa.
Luciano Rossi, ferito, aveva tentato di fuggire ma venne finito con un colpo di pistola al volto. L’attentato fu rivendicato e addebitato all’organizzazione “Unità Comuniste Combattenti” che, in collegamento con Prima linea e Brigate Rosse, stava conducendo una feroce campagna contro i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e i magistrati.

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