La Polizia di Stato ha smantellato una rete di utenti che, su una nota piattaforma di messaggistica, scambiava materiale pornografico realizzato mediante sfruttamento di minori.
In tutto sono stati eseguiti 12 decreti di perquisizione e alla denuncia di altrettanti soggetti, di cui 4 minorenni, responsabili di detenzione e diffusione di contenuti realizzati mediante sfruttamento di minori di anni 18.
Tra questi, 3 sono tratti in arresto in Campania, Calabria e Lombardia e sequestrati migliaia di files.
L’indagine trae origine da un’attività sotto copertura svolta nell’ambito del contrasto alla diffusione di materiale pedopornografico attraverso la rete e, in particolare, su una piattaforma di messaggistica che garantisce ampio anonimato agli utenti. Gli operatori undercover sono entrati in contatto con gli utenti che, apertamente, sulla chat di gruppo, dichiaravano di possedere o pubblicavano materiale pedopornografico, proponendo di scambiarlo con altri internauti.
Le indagini hanno inoltre portato alla luce il traffico online del materiale: il 37enne arrestato residente in Calabria diffondeva le immagini dopo che l’utente interessato aveva pagato una quota di 25 euro.
Il 37enne aveva creato dei ‘pop’ (notifiche, ndr), che invitavano gli utenti che cercavano foto nuove nelle chat ad iscriversi per visionare il materiale pedo. In casa sua, oltre a numerosi supporti informatici, sono state sequestrate carte di debito e di credito e un portafogli elettronico. Nell’abitazione dell’uomo che risiede in Lombardia sono stati sequestrati circa millecento file. Dodici le perquisizioni. Anche in case di minorenni, 15enni, e di alcuni che all’epoca dei fatti lo erano.
Fonte: commissariatodips.it
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