L'aggressione all'ex sindaco di Roccabernarda (Kr), Francesco Coco, avvenuta nella notte tra sabato e domenica scorsa nel giardino di casa per mano di due 17enni, avrebbe come movente, secondo quanto riferiscono fonti all'AdnKronos, i rimproveri che Coco, sottoufficiale in pensione dei carabinieri, avrebbe fatto ai due ragazzi che impazzavano in minicar in giro per il paese. I due ragazzi, per i quali ieri il Tribunale dei minorenni di Catanzaro ha disposto la custodia in un istituto minorile del capoluogo, sono accusati di tentato omicidio pluriaggravato e violazione di domicilio. I due minori si erano avvalsi della facoltà di non rispondere, ma ad incastrarli ci sarebbero le immagini acquisite dalle telecamere di video sorveglianza. L'ipotesi che dietro l'aggressione ci siano i rimproveri dell'ex sindaco sarebbe emersa ieri in udienza. L'altra ipotesi, che si è fatta strada subito dopo il pestaggio, è che l'ex sindaco sia stato aggredito per via delle sue battaglie contro la criminalità organizzata. Uno dei due ragazzi, infatti, è nipote di un esponente di vertice di una consorteria di ‘Ndrangheta del territorio. Ma secondo fonti AdnKronos, il ragazzo non sarebbe mai stato attinto da misure cautelari né sottoposto a indagini, dunque l'ipotesi che i due abbiano agito su commissione per ''vendicarsi'' di un ex sindaco duro contro le cosche non avrebbe finora trovato appigli solidi. Se ad aggredire violentemente Coco sono stati i due ragazzi, come sembra, il movente sarebbe, quindi, diverso da quello connesso alla criminalità organizzata. Intanto le condizioni dell'ex sindaco sono in via di miglioramento.
Fonte: Adnkronos
Foto: it.depositphotos.com
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