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I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 2 soggetti, destinatari della misura interdittiva del divieto dell’esercizio di attività professionale per la durata di dodici mesi, procedendo contestualmente al sequestro preventivo del complesso aziendale rappresentato da un istituto scolastico paritario.

Gli elementi acquisiti allo stato delle indagini, condotte dagli specialisti del Nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo – Gruppo Tutela Mercato Capitali attraverso accurati accertamenti contabili, documentali e finanziari, consentono di ipotizzare l’esistenza di una strutturata pianificazione distrattiva che sarebbe stata attuata attraverso: - il trasferimento fraudolento dell’attività d’impresa a favore di una società neocostituita, grazie ad uno strumentale contratto di cessione di ramo d’azienda, per un importo nettamente inferiore rispetto al reale valore di mercato, al fine di consentire la prosecuzione dell’attività scolastica senza soluzione di continuità, lasciando la precedente società – poi fallita - in grave stato di dissesto avendo accumulato una esposizione debitoria allo stato quantificata in oltre 1,7 milioni di euro; - l’omessa indicazione nei bilanci societari delle poste indicative della reale situazione debitoria dell’impresa, al fine di celarne lo stato di default.

I reati, allo stato, contestati agli indagati nella loro veste di amministratori di fatto e di diritto delle società coinvolte, sono bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e false comunicazioni sociali. Il complesso aziendale sequestrato è stato affidato ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Palermo, con il compito di garantire la continuità dell’attività scolastica e mantenere i livelli occupazionali, per preservare i diritti dei lavoratori e della stessa utenza, nel caso specifico rappresentata dagli studenti.

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