Amnesty al governo: “Ogni minuto che passa è perso”
“Come si temeva, dopo un anno e sette mesi di detenzione preventiva, Patrick Zaki va a processo. La prima udienza è prevista domani, 14 settembre. Gli è contestato uno scritto del 2019 in difesa della minoranza copta”. Sono state queste le parole del portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury pubblicate su Twitter in merito alla vicenda dello studente egiziano dell’Università di Bologna in carcere al Cairo con l’accusa di propaganda sovversiva. Il 22 agosto scorso a Zaki era stata rinnovata, per l’ennesima volta, la custodia cautelare in carcere e attualmente si trova in carcere a Tora, detenuto dal giorno del suo arresto, il 7 febbraio 2020, ossia più di 19 mesi fa: la custodia cautelare in Egitto, infatti, può durare due anni con possibilità di prolungamenti se, durante le indagini, emergono nuovi elementi d’accusa.
All’inizio il totale delle accuse a suo carico era basato su dieci post di un account Facebook che i suoi legali considerano fake ma che hanno configurato fra l’altro la “diffusione di notizie false”, “l’incitamento alla protesta” e “l’istigazione alla violenza e ai crimini terroristici”. Le udienze si svolgeranno a Mansoura, nel nord del paese, quindi Zaki dovrebbe essere trasferito dal Cairo a Mansoura. Il giovane rischia una condanna fino a cinque anni di carcere. “Purtroppo - ha spiegato Noury all'Agi - era previsto che con l’approssimarsi della fine della detenzione preventiva dei 24 mesi, da quell’enorme castello di prove segrete mai messe a disposizione della difesa, ne sarebbe stata presa una delle tante per mandarlo a processo".
La causa della detenzione e del rinvio a giudizio di Zacky, ha spiegato Noury è “uno scritto in difesa della minoranza copta, che risale al 2019; le prove della procura per la sicurezza dello Stato sono segrete, quindi questa accusa apparentemente pare venire fuori dal nulla, ma fa parte di tutto ciò che è stato montato falsamente contro di lui”.
Poi il portavoce di Amnesty si è rivolto all’esecutivo: “Già nelle settimane scorse avevamo avvisato il Governo italiano che poteva esserci uno sviluppo accelerato. Ora ogni minuto che passa in cui da parte dell’Italia non si fa nulla è un minuto che viene perso drammaticamente e colpevolmente”.
Foto © Imagoeconomica
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