I militari della Squadra artificieri antisabotaggio del Comando provinciale Carabinieri di Bolzano hanno provveduto stamani a distruggere in una cava della provincia i circa sessanta chilogrammi di esplosivo che un uomo di Trodena aveva trovato nei boschi tra Trodena e Ora lunedì scorso in un anfratto tra le rocce. I carabinieri artificieri, però, non hanno potuto rimuovere i sacchetti contenenti la sostanza chimica poiché hanno riscontrato trattarsi di acido picrico, una sostanza di difficile maneggiabilità poiché - oltre che esplodente e infiammabile - fortemente tossica per gli esseri umani. Tornati sul posto l'indomani mattina, i militari del comando provinciale carabinieri con quelli della compagnia di Egna, con i vigili del fuoco del corpo permanente di Bolzano e i volontari di Ora, hanno misurato e rimosso il materiale. In totale una ventina di sacchi contenenti acido picrico e circa cinquanta metri di miccia detonante. Tutto il materiale - in considerazione del tempo trascorso e del luogo dell'occultamento - si trovava in un discreto stato di conservazione.
La tipologia, secondo quanto hanno ricostruito gli artificieri, è quella in uso nella seconda guerra mondiale alla Wermacht del Terzo Reich sia quale carica di lancio per i cannoni che per bombe anticarro e da demolizione per guastatori. Questa mattina tutti i materiali sequestrati sono stati distrutti dopo l'autorizzazione del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bolzano. Un provvedimento disposto proprio per evitare di stoccarlo, anche temporaneamente, in un deposito.
Bolzano: rinvenuti, rimossi e distrutti da artificieri 60 chili di esplosivo trovati nei boschi
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