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"Sono stata colpita da un lacrimogeno". Lo ha affermato Giovanna Saraceno, la militante del centro sociale pisano 'Newroz' rimasta ferita sabato sera durante una dimostrazione No Tav in Val di Susa. Ricoverata all'ospedale Molinette di Torino, dove oggi subirà un intervento maxillofacciale, la 36enne parla per la prima volta di quanto accaduto in un video pubblicato su notav.info, il sito internet di riferimento del movimento che si oppone alla Torino-Lione. "Volevo ringraziare tutte e tutti, dirvi che non mi sono mai sentita sola, ho sentito la vicinanza di tutto il movimento No Tav e di tutte le persone che lottano per una vita migliore e contro le devastazioni dei territori. Non vedo l'ora di abbracciarvi tutti ed essere tra di voi", aggiunge Giovanna Saraceno, che nel video definisce la Tav "un'opera inutile e dannosa". I video, aggiunge il Movimento No Tav, "arriva per fare chiarezza, una volta per tutte, visto che e' stato addirittura messo in dubbio da che cosa e' stata colpita. E' da tempo che denunciamo l'uso dei lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine, che vengono intesi come 'un tiro al No Tav' del quale persino vantarsi". Nei giorni scorsi, fonti della Questura di Torino hanno sostenuto che "e' impossibile" che le ferite riportate dall'attivista No Tav a San Didero siano state provocate dal getto di un lacrimogeno. E hanno annunciato l'avvio di accertamenti.

Foto di repertorio © Imagoeconomica

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