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Questa mattina il neo questore di Palermo, Leopoldo Laricchia, ha voluto visitare in forma privata il Giardino della Memoria di Ciaculli. Ad accogliere il questore nel sito confiscato alla mafia, e gestito dal gruppo siciliano dell'Unci e dall'Anm sezione distrettuale di Palermo, c'erano l'ideatore del Giardino Leone Zingales e il presidente dell'Unci siciliano Giuseppe Lo Bianco. "Ringraziamo il questore di Palermo per la sensibilità dimostrata - ha osservato Lo Bianco - La sua visita al Giardino costituisce per noi cronisti un ulteriore sprone a proseguire nel percorso di tutela e valorizzazione della memoria attiva di tutte le vittime della mafia e dei suoi alleati occulti". "Non è sbagliato - ha detto il questore Laricchia - definire questo Giardino un luogo importante, assai significativo. Questi alberi sono stati piantati nel segno del riscatto e della volontà dei palermitani, dei siciliani tutti, di sconfiggere la consorteria mafiosa. Un piccolo tassello di legalità in una zona di Palermo che, per decenni, ha visto spadroneggiare i clan. Qui la memoria è alimentata con coraggio e con passione civile da cronisti e magistrati ai quali rivolgo senza retorica il mio ringraziamento".

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