di Luigi Coppola*
Ho richiesto un incontro con il viceministro dell'interno e capo politico dell'attuale maggioranza di governo a cinque stelle.
L'incontro si rende necessario e non è più possibile attendere oltre perché va definitivamente chiarita la posizione del governo in merito alle assunzioni dei testimoni di giustizia nella Pubblica Amministrazione.
Tra l'altro proprio Vito Crimi, sia in una lettera del 6 maggio e poi in un incontro del 10 giugno, confermava la sua posizione a favore dei testimoni di giustizia proprio sulle assunzioni e su tante altre situazioni.
Le assunzioni erano ormai cosa fatta ovvero un diritto acquisito per i testimoni di giustizia attraverso una legge, la n°125. E poi c'è stata una legge successiva alla famosa legge Bindi ovvero la n°3500. Legge battezzata come una sorta di migliori condizioni per i testimoni di giustizia. Ma non è stato così! Quest'ultima legge non ha fatto altro che creare condizioni di ingiustizia e di favorire la famosa classifica di testimoni di serie A e B. Infatti ci sono purtroppo parecchi testimoni di giustizia che si sono portati a casa soldi e il posto fisso. E poi c'è chi da imprenditore e testimone di giustizia non ha ottenuto né forti somme economiche e nemmeno il lavoro. Altra questione è la sicurezza, ovvero le scorte ormai assegnate senza alcun criterio di effettivo pericolo. Infatti c'è chi per una denuncia di più di 20 anni fa ancora viene protetto e poi c'è chi come il sottoscritto, che ancora fa arrestare persone, che viene lasciato senza scorta nel proprio paese di origine. Tutto ciò va rivisto e non si può più aspettare.
*Testimone di giustizia contro la camorra e presidente associazione antiracket Movimento per la lotta alla criminalità organizzata
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