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Parole e non pietre, tre giorni contro linguaggi d’odio
"Il 12 marzo FNSI, con USIGRAI, TG3 e Rai3 andremo dal presidente della Camera, Roberto Fico, per porre una questione difficile", quella delle "carte secretate sulle prime 48 ore che seguirono la morte di Ilaria Alpi e Milan Hrovatin". Ad annunciarlo, il segretario generale e presidente dell'FNSI, Giuseppe Giulietti, oggi nella prima delle tre giornate organizzate dalla Federazione Nazionale della Stampa, Articolo21 e Usigrai "Parole e non pietre", nel corso di un incontro con le famiglie, di giornalisti ma non solo, che hanno saputo trasformare il dolore di una perdita in azioni di solidarietà. "La mamma di Ilaria Alpi - ricorda Giulietti - diceva: stanno aspettando il giorno dopo la mia morte per archiviare definitivamente e per sempre" le indagini su cosa accadde alla giornalista del Tg3 e al suo operatore quel maledetto 20 marzo 1994 a Mogadiscio, mentre erano impegnati a fare il loro lavoro. "Non deve accadere", dice Giulietti, spiegando: "Quelle carte sono importantissime perché sono quelle dei depistaggi, in cui sparisce il diario di Ilaria ed entrano anche i servizi segreti. Non ci riguarda premere sui magistrati, ma sulla politica per sapere finalmente la verità". Tra i molti in prima fila a portare la loro testimonianza, la famiglia di Antonio Megalizzi, il giovane reporter rimasto ucciso nell'attentato ai mercatini di Natale di Strasburgo nel 2018, che due settimane fa ha inaugurato la Fondazione a lui intitolata. "Mio fratello era appassionato non solo di giornalismo e Unione Europea - spiega la sorella Federica - ma teneva al confronto costruttivo con le persone con ogni mezzo. Vogliamo seguire il suo impegno contro le fake news, fornendo alle persone un'informazione corretta, in modo che possano formarsi un pensiero critico e consapevole. Andremo nelle scuole a parlare di Unione europea e formeremo delle persone per farlo". Tra gli altri, è intitolato al giornalista ucciso dalla camorra, Alessandro Siani, l'ambulatorio medico (ma anche di letture) per mamme e bambini nato ad Afragola, mentre il premio Roberto Morrione, scomparso nel 2011 per un tumore, celebra il giornalismo investigativo. E ancora il 2 settembre, 40 anni dopo, si ricordano con una grande manifestazione Graziella De Palo e Italo Toni, i due giornalisti rapiti a Beirut nel 1980. Fino all'Associazione Stefano Cucchi, "oggi punto di riferimento - spiega sua sorella Ilaria - per tutti coloro che subiscono ingiustizie".

ANSA

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